mercoledì 22 maggio 2013

Incontro di Giovedì 16 Maggio 2013 con Francesco Confuorti : "Crisi economica e finanziamento a favore di famiglie e imprese"

Il dott. Confuorti inizia la sua relazione segnalando come i problemi del nostro paese siano principalmente legati alla mancanza di regole, alla illegalità diffusa e ai problemi derivanti dal costo dell'Energia, che da noi è molto più cara che il altri paesi europei a causa della mancanza di scelte fatta negli anni dalla classe politica.
Ora dobbiamo sfruttare la opportunità di riorganizzare il paese sulla base del concetto di  mutualità; gli italiani sono persone ospitali, ma noi non pensiamo come nazione, ma come agglomerato di persone.
Gli altri paesi hanno fatto sistema, hanno reagito alle sfide con risposte sistemiche.
Gli Usa erano in crisi anni fa, hanno dato soldi alle banche che a loro volta hanno finanziato le imprese anche per la loro ristrutturazione, aiutandole a riprendersi e a restituire i prestiti. E’ stata fatta  una scelta basata sulla economia reale e sul rischio di impresa bancario, come era giusto.
Il nostro sistema bancario  ha tenuto invece  i soldi ricevuti, perché è controllato dal tesoro, che a sua volta controlla le fondazioni e che a loro volta controllano le banche. Non c'è ritorno degli investimenti perché non vi sono investimenti nella economia reale. Il rischio di una patrimoniale analoga a quella del governo Amato di anni fa è purtroppo reale.
L'interesse del paese è che si sviluppi verso l'interno, riqualificando il territorio, sfruttando quello di bello che abbiamo, ad esempio arte e natura.
Il  mare di liquidità attuale è rischioso perché eccessivo.
La prossima crisi in Europa potrà essere in Germania, perché la riforma del lavoro fatta dieci anni fa non è attuale e non si vedono movimenti per modificarla.
La Spagna ha invece fatto una riforma del diritto del lavoro che può aiutare la ripresa dell’economia.
I tedeschi stanno finanziando il boom immobiliare con tassi al 2% che rischiano di creare una bolla immobiliare come già avvenuto in altre nazioni; ma il vero problema della Germani è che i land tedeschi sono indebitati.
Bisogna sempre prestare attenzione ai mercati finanziari, per loro natura speculativi ed instabili.
Bisogna reinventare una economia di mercato locale come è stata quella degli anni sessanta.
La riforma del lavoro in Italia deve riguardare la flessibilità, non il costo perché la nostra mano d’opera è in gran parte specializzata e produce prodotti ad alto valor aggiunto.
Per la politica energetica, è necessario la ridistribuzione dei rigassificatori, a causa del tipo di energia che importiamo.
Altro problema del paese è la certezza del diritto, che coinvolge ogni attività in senso negativo.
A domanda, il dott. Confuorti risponde che la cartolarizzazione richiede una corretta  informazione; questa manca quindi la cartolarizzazione non decolla. Va bene nelle economie evolute, ma in Italia questo meccanismo ancora non è ancora attuabile.
Essa è una funzione nella quale chi dovrebbe prendere il rischio non lo prende, ma  cerca di passarlo ad un altro.
La banca che fa troppo cose nello stesso tempo, anche diverse per natura,  arriva a cercare solo il suo interesse scaricando il rischio sui clienti, vedansi i casi Parmalat, Cirio ecc.
Magosso, sostiene che la Germania rischia di implodere a causa dei problemi interni derivanti soprattutto dall’indebitamento dei Land;  chiede qualche notizia in più sul futuro di quella nazione.
Il relatore ricorda che il ministro delle finanze tedesco ha detto che per un sistema bancario europeo bisogna rivedere il trattato; è, nei fatti, un segnale che fa emergere la debolezza del paese.
Il dott. Confuorti cita al proposito, la situazione del bilancio della Deutche Bank, che nei suoi assets  si sostiene anche con i titoli di stato che in teoria sono risk free.
Il sistema delle banche locali italiane è  molto più solido perché più legato alla realtà del paese.
A una domanda sulla struttura burocratica del paese e la  pletora di tutti i dipendenti pubblici che sono  i più pagati ed i più inefficienti in Europa, il dott. Confuorti concorda sulla necessità di interventi che diano  certezza ed efficienza al funzionamento dello stato.
Non vi è certezza se non si è in  grado di prendere i provvedimenti necessari per cambiare le cose.
L’Italia, paradossalmente è l'ultimo paese comunista per la struttura di controllo della cosa pubblica e il primo paese arabo, perché ha lo stesso tasso di disoccupazione giovanile dell'Egitto.
Da questa situazione, prosegue il relatore, possiamo uscire tirandoci  su le maniche e cambiando le cose.
Il sistema ha una spesa sociale necessaria, sanità ed anziani, ma gli eccessi della pubblica amministrazione devono essere rimediati.
E’ inoltre necessario ridurre il consumo  energetico con energie alternative visto la decisione di non ricorrere al nucleare.
Infine ricorda che se è impossibile aumentare le entrate, come nel nostro caso vista la fiscalità eccessiva, occorre ridurre le spese. L’Italia ha ampio margine di manovra in questo, ma la classe politica esita perché si basa su un consenso drogato dalla elargizioni elettoralistiche.
Infine cita la fiscalità e la mobilità del lavoro.
Ricorda che la differenza tra Europa ed America e che noi abbiamo costruito la moneta, gli Stati Uniti una nazione.
Il tocco della campana ha posto fine a questa attuale ed interessante conviviale.

                                                                                              A cura di Patrizio Tumietto
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Francesco Confuorti
Francesco Confuorti ha iniziato la sua carriera a Wall Street a New York presso l’International Department for Risk and Arbitrage con E.F. Hutton & Co.
In seguito divenne Direttore dell’International Department at Oppenheimer & Co., e  poi Amministratore Delegato e Consigliere di Amministrazione di Oppenheimer & Co. Italia.
Francesco Confuorti ha fondato ed è stato Presidente della Banca Advantage di Investimenti & Gestioni di Milano - Adbank.
E’ attualmente membro della National Futures Association (N.F.A.) e membro della Financial Industry Regulatory Authority (FINRA).
Nel 1993 ha fondato a New York la Advantage GFC LLC.
Nel 1996 ha fondato la Advantage in Lussemburgo, una società finanziaria indipendente con un propria rete internazionale che offre servizi di investimento, servizi di consulenza e gestione patrimoniale a un gruppo selezionato di clienti privati, aziendali e istituzionali.