martedì 6 novembre 2012

Incontro di Giovedì 25 Ottobre 2012 con Gabriele Salvatoni: "Progetto di recupero e adeguamento funzionale della Stazione di Milano Centrale"

Uno degli artefici della riqualificazione della Stazione Centrale di Milano, l’ing. Gabriele Salvatoni, è stato il nostro relatore di giovedì 25 ottobre scorso. Ad un attento uditorio, l’ing. Salvatoni, membro, per conto della Committente Grandi Stazioni Spa,  della Direzione Lavori  concernenti le opere strutturali,  ha illustrato le complesse tecniche che hanno condotto all’adeguamento architettonico  e funzionale dello scalo ferroviario nei cinque anni occorsi per completare i lavori di restauro interno.
CENNI STORICI
Fino al 1850 la città di Milano era servita da due stazioni ferroviarie non collegate tra loro: Milano Porta Nuova e Milano Porta Tosa, poste al termine di due linee distinte, una diretta a Monza e l’altra a Venezia, e situate fuori della città. Tra il 1885 e il 1891 la linea ferroviaria milanese venne dotata di una circonvallazione per collegare le linee confluenti a Porta Sempione, Rogoredo, Porta Romana e Porta Garibaldi. Ma il traffico ferrato della città di Milano risultò presto inadeguato all’aumento del pubblico viaggiante. Il 15 gennaio 1906 venne indetto il concorso per la costruzione della nuova stazione, al quale parteciparono i principali architetti cittadini presentando progetti in linea con le tendenze del classicismo e dell’eclettismo allora più diffuse, proponendo ampie cupole e monumentali decorazioni. Venne selezionato il progetto dall’architetto Cantoni, ma non fu realizzato; sei anni dopo l’amministrazione pubblica organizzò una nuova gara e vinse il progetto dell’architetto Ulisse Stacchini. L’immagine monumentale era sostenuta da una forte ornamentazione fatta di corone, festoni e motivi geometrici astratti. Dal progetto del 1912 alla variante del 1915, furono eliminate torri, statue, orologi, festoni e quadrighe, secondo i criteri di austerità che caratterizzavano l’Italia di Giolitti.
L’approvazione definitiva del progetto di Stacchini avvenne nel 1924. Nel maggio del 1931 la Stazione viene finalmente inaugurata.
Attualmente Milano Centrale è la seconda stazione italiana per grandezza e volume di traffico, accoglie circa 600 treni al giorno, due linee della metropolitana, il vicino Passante Ferroviario, il terminal di diverse linee di autobus e tram urbani, le navette per gli aeroporti ed è utilizzata ogni giorno da più di 320mila persone, per un totale di 120 milioni l’anno.
IL PROGETTO DI RECUPERO ED ADEGUAMENTO FUNZIONALE
Il progetto per il recupero e l’adeguamento funzionale della Stazione Centrale di Milano è stato curato da Grandi Stazioni S.p.A., società a capitale misto (60% ferrovie dello stato e 40% privati) che ha in gestione le principali stazioni italiane e che ha avuto ruolo di Committente delle opere . Il Progetto architettonico e funzionale è stato elaborato dall’arch. Marco Tamino. L’appalto per la realizzazione delle opere è stato assegnato alla Rizzani & De Eccher S.p.A..
Nell’ambito dei lavori per il recupero e l’adeguamento funzionale della Stazione Centrale mi sono occupato, quale membro dell’ufficio di direzione lavori, della direzione dei lavori delle opere strutturali ossia di verificare, per conto della Committente Grandi Stazioni S.p.A. che l’esecuzione degli interventi strutturali avvenisse in coerenza col progetto e con le specifiche contrattuali. Il cantiere si è sviluppato nell’arco di 5 anni (2005 – 2010) per un importo complessivo delle opere di circa Euro 98.000.000,00.  Non è facile sintetizzare in una breve presentazione quello che è stato fatto nel corso dei cinque anni. Cercherò quindi di limitare la descrizione dei lavori solo alle opere principali operando un confronto fra quanto pre-esistente e quanto attualmente in essere cercando di comunicare qualche sensazione delle complicazioni operative e della fatica che hanno richiesto l’esecuzione dei lavori.  Il progetto e le opere hanno riguardato, sostanzialmente, il fabbricato viaggiatori, ossia l’edificio  compreso fra la piazza Duca D’Aosta ed il piano binari. Gli spazi della stazione nascosti ai viaggiatori, ma necessari per gli approvvigionamenti, i servizi, gli impianti e la manutenzione erano un labirinto infernale, con molti spazi scarsamente utilizzati , attraversati da chilometri di cavi, tubazioni, canali , magazzini insalubri. Nell’area sottostante la galleria delle carrozze e l’atrio delle biglietterie si trovavano servizi igienici ormai abbandonati, una vecchia sala di proiezione cinematografica, un’autorimessa ancora parzialmente in uso spazi dove, per entrare, era necessario essere preceduti da una nutrita squadra di disinfestazione.
Il progetto si prefiggeva di restaurare il monumento e di recuperare gli spazi esistenti, razionalizzandoli e creandone di nuovi per dare alla stazione una nuova identità, mantenendo tuttavia il fascino dell’antica ‘cattedrale del movimento’ progettata da Ulisse Stacchini quasi un secolo fa.
Le opere previste in progetto dovevano essere realizzate senza ostacolare il trasporto ferroviario, ed i servizi ad esso connessi, mantenendo la piena funzionalità della stazione.
Una sfida decisamente stimolante, che il progetto aveva in parte programmato, ma che nel passaggio alla fase realizzativa frequentemente doveva essere riprogrammato.
Si è dovuto operare ‘a macchia di leopardo’, man mano che gli spazi venivano resi disponibili, e spesso le esigenze di cantiere non collimavano con la disponibilità delle aree . A ciò si sommavano le difficoltà dei rapporti contrattuali con i commercianti che avrebbero dovuto in tempi brevi liberare gli spazi e consentire le attività di cantiere.
Nella presentazione allegata alle presenti note sono raccolte le immagini dei lavori che sono sintetizzabili come segue:

Galleria delle Carrozze
Con lo spostamento del servizio taxi e l’apertura di un collegamento diretto con la metropolitana, questo spazio ha recuperato tutta l’originale spazialità, senza perdere la funzione di collegamento, anche visivo, con la città. Sono stati restaurati e consolidati cementi decorativi e paramenti lapidei di volte e pareti, oltre ai velari e alla pavimentazione storica.
È stato creato un nuovo spazio dedicato ai servizi e allo shopping nel piano interrato, collegato direttamente con la metropolitana, accessibile attraverso nuovi tapis roulant e nuove aperture ellittiche realizzate all’interno della Galleria delle Carrozze.

Atrio centrale delle biglietterie
I lavori di restauro delle volte e delle pareti del grande Atrio (l’altezza degli ambienti è di 42 metri), condotti completamente in quota senza ostacolare il transito dei passeggeri e con la supervisione della  Sovrintendenza, sono stati completati. Anche la  pavimentazione è stata completamente restaurata; oggi questo monumentale ambiente è collegato al nuovo asse pedonale per garantire la piena permeabilità della Centrale. Il restauro è stato anche occasione per ricostruire la storia dei bassorilievi realizzati dallo
scultore Alberto Bazzoni (Salsomaggiore 1889 - Milano 1973).

Galleria di Testa
Sono stati eseguiti, anche in questo ambiente, il restauro e consolidamento delle volte, delle pareti, dei velari e della pavimentazione a mosaico. Le opere di pulitura hanno permesso di scoprire le bellezze delle maioliche realizzate da Basilio Cascella raffiguranti le città d’Italia nascoste dalla patina del tempo.
Per l’apertura dei tapis roulant è stato eseguito un delicato intervento di stacco dei mosaici dal pavimento che ha consentito di recuperare e riposizionare le tessere delle “grandi aquile imperiali” in zone della Galleria dove erano mancanti.
Infine l’eliminazione dei vecchi box commerciali ha contribuito a trasformare la Galleria in luogo di accoglienza per i viaggiatori.

Nuovo asse pedonale, nuovi ascensori e tapis-roulant
È stato realizzato un percorso pedonale interno che attraversa la stazione collegando Piazza Luigi di Savoia a Piazza IV Novembre. 8 nuovi ascensori e 16 rampe mobili consentono collegamenti più funzionali e veloci tra  l’Atrio, il Centro servizi, la biglietteria e la Galleria di Testa.

Padiglione Reale
Primo ambiente riconsegnato alla città, nell’aprile 2007, dopo un anno di lavori e un investimento di oltre 1 milione di euro; un delicato intervento di recupero ha permesso di riportare allo splendore originale questo prezioso ambiente nel cuore della stazione.

Il nuovo Centro servizi
Sono stati utilizzati gli spazi situati al di sotto della Galleria delle Carrozze e quelli sotto i binari, alle spalle dell’Atrio, con operazioni di scavo e ricostruzione degli ambienti destinati al nuovo Centro servizi. La Stazione Centrale diventa location commerciale attrattiva e di qualità, centro servizi per milanesi e viaggiatori, situata nel cuore della città e del sistema di trasporto intermodale.
30mila mq dedicati allo shopping e alla ristorazione, per un totale di oltre 80 punti vendita distribuiti su quattro livelli, aperti sette giorni su sette dalle 8 alle 22, con un assortimento completo che va dagli alimentari agli articoli per la casa, dai ristoranti all’abbigliamento, dai libri ai prodotti di telefonia ed elettronica, in grado di soddisfare le esigenze per un acquisto personale o per un dono prima della partenza. Numerosi i brand commerciali presenti, tra cui Feltrinelli che occupa 2.600 mq complessivi, distribuiti su quattro livelli dando ampio spazio all’offerta culturale, il  megastore Benetton con 1.400 mq su tre piani, Nike con 1.000 mq e tanti altri. Ai 2.000 mq del supermercato Coop per la spesa di tutti i giorni, si aggiungerà la variegata offerta di ristorazione con oltre 5.000 mq per diverse proposte “food & beverage” che vanno dal ristorante di tradizione italiana alla cucina orientale, per soddisfare tutte le esigenze.
Tanti i servizi presenti come banche, ufficio postale, autonoleggi, informazione e promozione turistica, ufficio cambi e farmacia.

Gli impianti: illuminazione, accessibilità e sicurezza
La nuova Milano Centrale vanta moderni impianti di climatizzazione, illuminazione, informazione, sicurezza e controllo che coprono l’intera area di stazione attraverso un nuovo cunicolo posizionato al secondo piano interrato. Sono stati creati nuovi locali tecnici al di sotto dei binari e sui tetti della stazione destinati ad ospitare tutte le nuove dotazioni impiantistiche, elettriche e meccaniche. Il nuovo sistema di controllo e di
sicurezza è costituito da 260 telecamere posizionate all’interno dell’edificio di stazione collegate alla sala di controllo e pronto intervento presidiata 24 ore su 24.
L’illuminazione degli ambienti interni e delle facciate esterne è stata ottimizzata attraverso il restauro degli elementi di illuminazione esistenti e l’inserimento di nuove lampade ad alto rendimento perfettamente integrate negli elementi architettonici della stazione. Infine, nuovi sistemi di informazione e di  comunicazione al pubblico, insieme a nuovi servizi per i disabili integrati da mappe della stazione e percorsi tattili per non vedenti, completano la riqualificazione della Centrale.
Attualmente la stazione è tornata totalmente agibile e nell’arco dei cinque anni, pur con qualche disagio per i viaggiatori, non è mai stato interrotto il servizio pubblico .

Al termine dell’interessante relazione l’intervento di alcuni soci e quindi il suono della campana che ha posto fine alla serata.
                                                                                                                                A cura di Fabio Toldo