IL PRESIDENTE PRESENTA IL SUO PROGRAMMA
Il Presidente Aldo Bottini ha esposto in un lungo e sentito discorso rivolto ai Soci il suo programma per l’anno di presidenza che lo attende.
Il concetto da cui il Presidente ha preso le mosse si può così sintetizzare:
ogni Presidente non ha un “suo programma” ma porta avanti per un anno il “programma della associazione” nel nostro caso il programma del club.
Sono stati confermati per il prossimo anno i seguenti contributi:
- Laboratorio dei Guariti
- Biblioteca Ambrosiana
- Borse di Studio
- CAM
- Special Olympics
- Ryla
Tutti questi services rimarranno in vigore.
Per quanto riguarda l’ambulatorio dei guariti sarà però necessario che lo stesso ci faccia comprendere il suo interesse al nostro impegno futuro; diversamente dovremmo svolgere qualche riflessione sulla opportunità di proseguire quel service. Il motto del Presidente per quest’anno sarà:
“ Le Associazioni attraversano le Epoche ”
Ci chiediamo tutti come è possibile ciò, come è possibile che le associazioni attraversino le epoche, gli eventi, i regimi, le guerre, i movimenti.
Qual è la causa della continuità? La risposta sta nella forza delle associazioni così come del Rotary, nel fatto che le associazioni sono un crogiuolo di responsabilità, sono uno spazio di incontro disinteressato: ecco perché esse resistono nel tempo. Ecco perché resistono in Nazioni e regimi diversi.
Il programma per questo prossimo anno sarà quindi quello di rafforzare questi aspetti, riflettendo sugli interessi sia delle singole persone che gravitano intorno alle associazioni sia del mondo intero che gravita intorno ad esse.
Riflettiamo su quello che ci circonda. Anzitutto riflettiamo sulla nostra città.
Al tavolo delle riflessioni portiamo la realtà del nostro territorio per rivedere gli eventi in una logica rotariana: cioè con la lente di ingrandimento della moderazione.
Ciò consentirà di riacquistare visibilità. La visibilità che interessa al Rotary è la visibilità disinteressata ed indipendente dalla effettiva capacità di sapere concretamente svolgere alcune attività.
L’esempio emblematico è l’ambulatorio dei guariti.
Occorre diventare non solo il veicolo di un servizio ma il terminale di informazione. Occorre lavorare su quello che ci sta intorno ed acquisire rilevanza e non importanza ma occorre altresì lavorare sulla massa critica: non ha valore qui la logica dell’acquisizione poiché la massa critica va raggiunta diversamente.
Il progetto del presidente sarà dunque quello di coinvolgere altri Clubs ma in modo programmato. Per far ciò egli chiede aiuto al Direttivo così come a tutti i Soci.
Il suo programma è quello di arrivare a contare 15 club a Milano di 150 soci l’uno non di arrivare ad avere molti club con molti soci. Solo così saremo più visibili perché incisivi.
L’immagine in prima pagina non è mai stata né mai sarà l’oggetto del desiderio del nostro Club.
Il Presidente ha quindi apertamente dichiarato la sua passione per il mondo associativo, per la capacità di relazionarsi indipendentemente dal proprio credo.
Egli continuerà a mettere la propria passione al servizio del Club ed ei suoi ideali. E spera di riuscire a trasmettere questa stessa passione all’interno ed all’esterno del club attraverso l’intervento, l’azione e l’aiuto di tutti i soci presenti e non. Si da all’associazione anche semplicemente partecipando.
Le cariche di quest’anno saranno le seguenti:
- Massimo AUDISIO Responsabile per il bollettino
- Roberto VARDANEGA Past President
- Stefano VIGANO’ Consigliere Tesoriere
- Fabio TOLDO Consigliere Segretario
- Pietro MORI Consigliere Prefetto
- Andrea CEREA Responsabile per la Rotary Foundation
- Renzo MAGOSSO Responsabile per la comunicazione
Membri del Direttivo:
- Pietro BEMBO
- Giovanni BOTTINI
- Alessandro DE CICCO
- Mario IEZZI
- Ilaria LI VIGNI
Il Presidente intende inoltre inserire e sviluppare il concetto dell’informazione. Dobbiamo informarci ed informare su quello che facciamo e sui contenuti di quello che facciamo: il Rotary è anche questo.
Dopo un interessante dibattito sviluppatosi sui temi posti sul tavolo dal nuovo Presidente si è giunti al suono finale della campana.
A cura di Massimo Audisio