venerdì 5 luglio 2013

Incontro di Giovedì 20 Giugno 2013 con il Presidente, Ing. Aldo Bottini : "Consuntivo del Presidente"

In attesa del passaggio delle consegne, che avverrà giovedì sera all’hotel Westin Palace, è tempo di bilanci.
L’anno rotariano che si sta concludendo è stato analizzato, giovedì scorso, dal nostro Presidente Aldo Bottini che lo ha guidato con impegno e dedizione, compatibilmente, ha ricordato, con la pressante attività professionale, definendosi “un presidente traghettatore tra la presidenza Vardanega e quella di Audisio” nella speranza di aver condotto il club nel solco di quella tradizione che i soci si aspettavano.
Dispiaciuto che l’anno sia terminato?
Sì, ha ammesso, non nascondendo che un altro anno lo rifarebbe proprio. 
Esaminando gli aspetti dei servizi e dei progetti che hanno caratterizzato il “suo anno”, Bottini ha tracciato un bilancio di soddisfazione, nonostante qualche delusione riscontrata in progetti e contatti non sempre positivi.
E’ il caso del Gruppo 1 i cui appuntamenti mensili del lunedì non sono stati, a suo giudizio, così significativi e forieri di progetti di gruppo da realizzare e portare avanti insieme agli altri club facenti parte; così come andrebbe dato smalto all’iniziativa borse di studio Aldo Spirito per il Turismo.
Sono stati  portati avanti i servizi classici del club – ha detto – tra i quali Cam, Special Olympics, Osf – e quelli più impegnativi e appaganti : il potenziamento strutturale dell’”Ambulatorio dei guariti” in collaborazione con l’ospedale San Gerardo che sarà condotto anche dal prossimo presidente, così come continuerà il service dedicato alla digitalizzazione di un’opera custodita nella Biblioteca Ambrosiana, una traccia nella cultura milanese.
Accennando all’aspetto economico il Presidente ha sottolineato che “il tesoretto” è rimasto tutto sommato integro (rispetto allo scorso anno quando ha assunto la guida del club) nonostante la perdita di qualche quota dovuta alle dimissioni di alcuni soci  ed ai costi sostenuti in occasione della visita degli amici tedeschi.
In termini economici il Nord Ovest è comunque un club virtuoso.
L’auspicio è che ciascun socio si impegni a portarne di nuovi,  magari attingendo dalle fila dei giovani sui quali, ha ricordato, è necessario investire, ponendo nei loro confronti attenzione e coinvolgendoli nelle nostre iniziative.
Riusciti gli interclub, un’ottima occasione di aggregazione che contribuisce a fare più massa critica.
Il tocco della campana ha concluso la conviviale.
                       
                                                                                        A cura di Fabio Toldo